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Abitare il mondo: storie e mercato immobiliare oltre il confine

Comincia qui il viaggio di Malquati Real Estate oltre i confini dell’Italia per scoprire storie di persone che hanno scelto di vivere all’estero ma anche indagare il mercato immobiliare e le modalità dell’abitare. Si parte dall’Irlanda, ma andremo negli Stati Uniti, a Cuba, in Germania, in estremo oriente e chissà dove ancora… Allacciate le cinture: si parte!

“Sono arrivata qui per un anno di studi all’estero al liceo e ho messo radici. Ora mi divido tra studio e lavoro insegnando inglese a studenti privati o nelle scuole per stranieri durante l’estate” racconta Giulia ricordando il grande passo che l’ha portata lontano da Novara. “Cambiano le dimensioni della città – spiega – soprattutto cambia l’ambiente: qui in Irlanda si percepisce una grande capacità di accogliere persone che hanno una cultura e costumi diversi pur essendo in un Paese con una forte identità. Di contro mi accorgo che mancano momenti conviviali e di condivisione, in Italia fa parte del nostro modo di essere, e questo mi manca un po’…”.


Insomma, gli irlandesi preferiscono una pinta, meglio se di Guinness o Kilkenny, al Pub a una cena con gli amici. “A proposito, ve ne consiglio due: The Celt, per ascoltare anche un po’ di buona musica, e Chatlin’s un vero pub vecchio stile”. Ma il luogo del cuore di Giulia ha un ‘profumo’ diverso quello di un buon caffé: “Quando vivevo nella vecchia casa frequentavo il Tram Café nel cuore dell’Albert College Park. Un posto davvero delizioso immerso nel verde, tranquillo con un bel dehor e molto accogliente all’interno”.

I tempi della “vecchia casa” sono, però, lontani e Giulia ora vive ai Docks: una zona portuale dismessa lungo il fiume Liffey che è stata completamente riqualificata trasformandosi in uno dei quartieri più trendy della città. “Vivo in un monolocale, camera più bagno con cucina condivisa, in una residenza per studenti. Affitto mensile 1.000 euro tondi tondi: un po’ meno di quanto pagherei in un appartamento vero e proprio”.

Basta dare un’occhiata ad portale Daft, il più famoso motore di ricerca immobiliare in Irlanda, per accorgersi che gli immobili non sono a buon mercato e Giulia ci spiega per quale motivo. “Prima di tutto l’housing crisis è il primo tra i problemi che animano il dibattito politico e sociale in Irlanda: è davvero sulla bocca di tutti. Semplicemente non ci sono abbastanza case per soddisfare la richiesta del mercato e quindi quelle che ci sono costano. Non solo, le famiglie irlandesi cercano villette e non appartamenti. Qui i palazzi sono davvero pochi e molto spesso sono un luogo di passaggio dove stare qualche anno in attesa di spostarsi, appunto, in una villa”.

Ma pensare di spostarsi in periferia per trovare case a miglior prezzo?
“Errore da straniero…” ci riprende con simpatia Giulia. “A Dublino il centro è dedicato al business e ai locali, non è l’ideale per viverci. Le famiglie cercano proprio casa nella fascia periferica. Quella a sud della città è la più ambita: offre i migliori servizi, è ben collegata con i mezzi, le scuole sono molto buone”.


Insomma, Dublino non è proprio una città a buon mercato ma, se pensiamo all’andamento milanese degli affitti, siamo di fronte a cifre comunque competitive per vivere in una città di cui davvero ci si può innamorare in una giornata… “anche se pioviggina o c’è un po’ di vento, basta mettersi la sciarpa giusta e sorridere” ci assicura Giulia.

Da Giulia e’ tutto. Se stai cercando di acquistare o vendere casa e, come noi, sei appassionato di immobili e delle storie delle persone che li abitano, contattaci!

Potremmo raccontare la prossima storia insieme.

15 Febbraio 2024