Con il primo gennaio è entrata in vigore la nuova legge di bilancio dello Stato. Un provvedimento che, per certi versi, rivoluziona profondamente anche il comparto casa e dintorni, in particolare le agevolazioni ai mutui e il vasto plafond dei bonus.
Partiamo da questi ultimi. Dopo la scorpacciata degli ultimi cinque anni (2020-2024), circa 220 miliardi di euro (poco più di 8.500 euro in media a famiglia) secondo una stima di Assoutenti, arriva la stretta.
Oltre all’addio a bonus caldaie a gas e bonus verde, il legislatore introduce un limite di detrazione generale legato al reddito (al netto di quello derivato dall’abitazione principale). La quota è fissata a 75mila euro: chi li supera ma non arriva a 100mila potrà detrarre un massimo di 14mila euro; per chi ha reddito superiore a 100mila il tetto massimo scende a 8mila.
Ultimo miglio per il Superbonus che scomparirà definitivamente a fine 2025. L’agevolazione, con aliquota al 65%, è disponibile solo per condomini, gli immobili da 2 a 4 unità immobiliari con un unico proprietario e le Onlus. Attenzione: sarà possibile usufruire del Superbonus a patto che entro il 15 ottobre 2024 sia stata presentata la CILA o, nel caso di lavori in condominio, la delibera assembleare e la CILA.
Il bonus ristrutturazione per la prima casa resta al 50% con un tetto di spesa di 96mila euro fino al 31 dicembre 2025 mentre dal 1 gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 l’aliquota scenderà al 36% con lo stesso tetto di spesa. Per le abitazioni non principali possibilità di detrazione, con massimale di spesa a 96mila euro, è del 36% fino al 31 dicembre 2025 e del 30% dal 1 gennaio 2026 al 31 dicembre 2027.
Variazioni anche sull’Ecobonus anche in questo caso in base al tipo di abitazione. Per quelle principali fino al 31 dicembre 2025 l’aliquota sarà al 50%, percentuale che scenderà al 36% dal 1 gennaio 2026 al 31 dicembre 2027. Per le seconde case aliquota al 36% per tutto il 2025 che scenderà al 30% a partire dal 1 gennaio 2026 e fino al 31 dicembre 2027.
Buone notizie sul fronte bonus mobili ed elettrodomestici. Il primo viene prorogato per tutto il 2025 con detrazione fino al 50% con limite di spesa fissato a 5mila euro ma solo per coloro che hanno effettuato interventi di recupero edilizio nell’anno precedente. Il secondo è una novità che prevede un’agevolazione per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza (classe B o superiore) prodotti in Europa. Si tratta di un contributo del 30% sul costo fino a un massimo di 100 euro per apparecchio che può aumentare fino a 200 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 25mila euro. Anche in questo caso però c’è una “clausola” limitativa: vale solo per un elettrodomestico a famiglia.
La carrellata sui bonus conferma l’impostazione di una finanziaria a “cinghia stretta” che però proroga per il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa per giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36 con Isee non superiore a 40mila euro annui, grazie al fondo di garanzia dello Stato.
La misura, finanziata complessivamente con 670milioni di euro nel triennio, prevede garanzie del 50 o dell’80% in base alle categorie di appartenenza per mutui non superiori a 250mila euro. La richiesta deve essere trasmessa direttamente dalla Banca o dall’intermediario finanziario a Consap che avrà 20 giorni per comunicare alla banca l’esito istruttorio della garanzia. Spetterà, infine, all’istituto di credito confermare o meno l’erogazione del mutuo entro 90 giorni.