La Legge di Bilancio ha confermato il Bonus Mobili anche per il 2023, la detrazione Irpef che consente di recuperare metà della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili, complementi ed elettrodomestici complessivi, che possono comprendere anche i costi del servizio di trasporto e montaggio, fino ad un massimo di 8.000 euro.
E’ evidente come vengano rivisti i tetti di spesa.
Nel 2021 il limite massimo era di 16 mila euro, nel 2022 10 mila, per quest’anno – come detto – 8 mila, per scendere ancora nel 2024 a
5 mila euro: un’inarrestabile progressione al ribasso.
Insomma, meglio accelerare i tempi e concludere lavori e acquisti nel corso di quest’anno…
Quando si può accedere al Bonus?
L’incentivo è percepibile quando la casa è oggetto di un intervento di ristrutturazione.
Sono compresi lavori di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione di appartamenti, interi fabbricati, parti comuni dei palazzi. Rientrano anche la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi.
Non sono contemplati la semplice imbiancatura o il rifacimento di intonaci.
Quali acquisti sono ammessi con l’incentivo?
Si può recuperare fino ad un massimo di 4.000 euro (50% del massimale) per qualunque tipologia di mobile: letti, armadi, comodini, divani, materassi, lampadari, ecc… Ma sono espressamente esclusi dall’elenco porte, pavimentazioni (anche parquet), tende e altri complementi d’arredo.
E’ possibile applicare il bonus anche sugli elettrodomestici (lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni, stufe, ecc) ma facendo attenzione alla certificazione energetica riportata in etichetta.
Per lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici, ad esempio, la classe non può essere inferiore alla E; la classe F è il limite per congelatori e frigoriferi; per i forni vale solo la classe A.
Attenzione al pagamento!
Per accedere alle detrazioni i pagamenti possono essere effettuati esclusivamente con bonifico o carta di debito o credito.
Non sono ammessi contanti, assegni bancari o altri mezzi.
E’ possibile acquistare fruendo di un finanziamento, ma il soggetto erogante dovrà utilizzare le stesse modalità di pagamento di cui sopra e rilasciare una copia della ricevuta del pagamento al contraente.