“Quanto conviene scegliere una casa ad alta efficienza energetica?”
Una domanda che spesso ci siamo sentiti rivolgere dai clienti. La risposta non può che essere: molto. Un’abitazione in classe A, infatti, non solo è più ecologica, elemento tutt’altro che trascurabile in un periodo storico in cui sono sempre più evidenti le conseguenze del cambiamento climatico, ma consente di risparmiare sui costi dell’energia e persino sulle rate del mutuo.
L’aumento vertiginoso delle bollette cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo non fa che confermare l’importanza di realizzare abitazioni a basso impatto ambientale. Edifici che limitano al massimo gli sprechi di energia, realizzati con materiali sostenibili, dotati di sistemi avanzati, dalla ventilazione meccanica avanzata ai pannelli fotovoltaici, passando da comandi domotici e riscaldamenti a pavimento. Tutto contribuisce a ridurre la spesa per alimentare, riscaldare o rinfrescare una casa.
Ma quanto si risparmia?
Gli immobili con classe energetica G, la più bassa, si attestano su consumi annui superiori ai 162 Kwh per metro quadrato, una classe F non scende sotto i 113. Tutt’altro scenario se si considerano le quattro categorie A1, A2, A3 e A4: in questi casi il consumo è tra 0,80 e 1,00 kWh al metro quadrato. Traducendo in termini economici, per un appartamento di 100 metri quadri in classe A rispetto ad uno di pari superficie ma in classe G, si stima un risparmio di circa 1.500 euro all’anno in riscaldamento.
I plus di una casa in classe A non si esauriscono qui. Senza contare il maggiore comfort dovuto a temperature più stabili, l’assenza di spifferi e la qualità dell’aria, si possono ottenere mutui più vantaggiosi.
La Banca Centrale Europea in questi giorni ha deciso il terzo aumento consecutivo dei tassi di interesse, il primo risale a luglio. Una decisione, necessaria per contenere l’inflazione nel medio periodo, che si ripercuoterà su chi è già alle prese con rate e restituzioni, ma anche con chi è in procinto di accendere un mutuo. Da un lato, infatti, sono attesi rincari mensili fino a 50 euro sulla rata dei mutui (un più 90 euro si era registrato per effetto dei precedenti aumenti), dall’altro l’Abi ha registrato una diminuzione delle richieste di mutui e nuovi prestiti.
Grazie ai mutui green (erogabili per le classi energetiche B, A1, A2, A3 e A4) è però possibile contrastare la tendenza è ottenere tassi agevolati e più bassi fino al 10%, non solo, spesso spese di istruttoria zero ma anche sconti sulle polizze assicurative.
Come accedere alle facilitazioni?
Occorre semplicemente fornire l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ovvero un documento redatto da professionisti accreditati dalle Regioni che attesta il consumo e le prestazioni di ogni immobile e certifica l’appartenenza ad una delle sette classi di efficienza energetica.
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