C’è chi cerca soluzioni moderne e chi ama la tradizione. Chi non può rinunciare ad un giardino o almeno ad una terrazza. Chi “se non ha l’ascensore nemmeno ne parliamo!”. Chi mai senza box auto… Cercare casa, così come cucinare, è spesso una questione di gusto, non basta seguire una ricetta, occorre assaggiare, trovare gli ingredienti giusti, magari farsi consigliare e suggerire qualche trucco ma soprattutto avere le idee chiare sul risultato che si vuole ottenere.
Eppure, in un percorso tanto personale, è possibile, ripercorrendo le trattative dell’ultimo anno, individuare alcuni trend, nelle preferenze di chi ha cercato casa nel 2023 e la sta cercando nel 2024.
Casa grande? No Grazie…
Sono i trilocali a farla da padrone sul mercato: una tipologia che viene scelta da due terzi degli acquirenti in cerca di prima casa, che costituiscono a loro volta circa il 70% del mercato, e perlopiù in contesti condominiali. Perché? Due i fattori principali: da un lato le famiglie sono meno numerose, dall’altro l’aumento dei tassi di interesse sui mutui diminuiscono il potere di acquisto.
Il quadrilocale resta l’obiettivo di chi cerca casa per sostituzione, generalmente per avere un vano in più a disposizione, mentre se considerano gli acquisti per investimento monolocali e bilocali restano tagli molto interessanti.
Cosa non può mancare?
Se fino a qualche anno fa resisteva il mito della “villetta” oggi è stato sostituito da quello del box auto che secondo i principali rilevamenti viene considerato irrinunciabile. Altra novità è l’attenzione alla classe energetica: è, infatti, ormai chiaro a tutti che buone performance energetiche equivalgono a vantaggi in termini di risparmio e qualità della vita. Infine, la vicinanza ai servizi e forse di una dimensione sempre più a misura d’uomo.
Non è un caso che chi compra casa metta in conto la necessità di intervenire per riqualificare l’immobile, tant’è che circa il 50% del mercato si orienta in tal senso, mentre meno di un terzo si è rivolto alle nuove costruzioni. Scelta quest’ultima che va attentamente ponderata e su cui la consulenza di un buon agente immobiliare o di un property finder può davvero fare la differenza. Un buon investimento iniziale, infatti, può avere effetti sia sulle spese nel medio e lungo termine ma anche su un’eventuale valorizzazione.
L’onda lunga della pandemia
Il funesto periodo contraddistinto dal Covid 19 ha lasciato un solco profondo in tutti gli ambiti della società non solo quello sanitario e strettamente economico. Gli effetti della pandemia hanno portato ad alcune profonde modifiche nelle abitudini e nella percezione della quotidianità che, a loro volta, influiscono sul mercato immobiliare. La diffusione del lavoro agile ha creato una forte domanda di appartamenti con uno spazio da dedicare ad attività lavorative, un’esigenza che registriamo quotidianamente nelle trattative. Analogamente si sono rivalutati gli spazi aperti quali giardini, terrazzi, ampi balconi di cui abbiamo tutti potuto apprezzare maggiormente il valore a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.
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